Una giornata al museo mineralogico di Tiso

Intanto dove ci troviamo?

In Val di Funes nel piccolo paese di Tiso, a un passo dalle magnifiche Odle.

Ho deciso di inserire nella mia settimana di ferie qualcosa che non fosse il solito sentiero escursionistico, ma di andare a vedere con una guida il piccolo, ma prezioso, museo che si trova in paese: il Mineralienmuseum Teis ossia il Museo mineralogico di Tiso.

Come arrivare

E’ abbastanza semplice giungere al museo perchè giunti in paese si vede una grande insegna con l’immagine di una ametista: basta proseguire poco più avanti e lo troverete sulla vostra destra.

Mineralienmuseum Teis
Via Teiser 12
39040 Funes
Tel. +39 0472 844 522
Fax: +39 0472 844 544
www.mineralienmuseum-teis.it

  • dall’uscita Autostrada A22 Chiusa: 7 km
  • con il treno fino a Bressanone e Chiusa
  • dai Aeroporti di Bolzano (35 km), Innsbruck (85 km) e Verona (190 km)

La mattinata

Ricordate che la visita guidata va prenotata telefonicamente (io l’ho fatta una settimana prima) e la fanno solo il giovedì mattina.

Orario di ritrovo ore 9 precise! Dopo aver indossato scarponi e preso lo zaino (al momento della prenotazione è stato espressamente richiesta una attrezzatura adeguata) abbiamo pagato il biglietto di 16 € e insieme a altri 30 tedeschi siamo entrati nelle sale dove Paul Fischnaller in persona (colui che ha raccolto tutti i minerali che  vi sono all’interno..85 primavere e non sentirle!!) ci ha  accompagnato in una breve spiegazione delle teche espositive.

Cosa c’è all’interno del museo

Si possono osservare moltissimi geodi e amigdale di agata incastonati nella roccia madre. Dentro alle cavità dei geodi si schiudono meraviglie di cristalli di quarzo o ametista, o agate coloratissime con i loro riconoscibili cerchi. Nelle teche vicine tutti i cristalli che Paul in 40 anni di ricerca ha portato alla luce che provengono dalla Svizzera, dalla Valle d’Aosta, dal Monte Bianco, e dal Palatino renano.

Per Pietro, e per tutti i bambini un mondo magico!

L’escursione

Terminata la visita guidata un pulmino ha caricato tutti i presenti e ci ha portati  all’imbocco di un sentiero non segnato. Paul davanti a noi camminava lento, con passo deciso e costante.

Camminiamo per una decina di minuti, sempre in salita, niente di difficile (è un’esperienza per bambini e famiglie non dimentichiamolo!), e arriviamo ad un punto dove appoggiamo gli zaini e ci vengono dati caschetto, occhiali, piccone e martello: si comincia a cercare! Si, perchè a questo punto siamo noi a dover cercare dei geodi tra quelle rocce. Ma come fare? Un metodo, ci è stato spiegato, è quello di vedere se sulle rocce ci sono delle presenze di quarzo in superficie; posizionare lo scalpello di lato e con il martello cominciare  a battere, sperando di trovare un geode all’interno. Certo il signor Paul aveva un martello da 10 kg e per lui era più semplice!

Se ho trovato qualcosa? Si dei quarzi che porterò al planetario, ma specialmente ho trovato l’entusiasmo dei bambini che con i loro genitori giocavano a fare i geologi e gli esploratori!

So che Pietro c’era: lui era lì con me!

http://www.mineralienmuseum-teis.it/it.html

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